L’INFINITO È ELASTICO

L’INFINITO È ELASTICO

Febbraio 2, 2023 0 Di wp_11105150

La clip più iconica racchiude un engineering brillante.

La clip Infinite è monomateriale, stampata a iniezione in PP riciclato post consumo, disegnata da Ron Arad e prodotta da Fratelli Guzzini.

Nell’era digitale gli oggetti sono smaterializzati e, se privi di funzionalità/gadget tecnologici, persino stigmatizzati. Nel design contemporaneo domina un minimalismo estremo e l’espressività delle forme è percepita come un colpevole spreco di materiale. Ma nella selezione di ADI Design Index 2022 spicca l’alieno: un oggetto di uso quotidiano, colorato, monomateriale e realizzato con un polimero riciclato post consumo, che per la forma sinuosa e simbolica è una vera e propria scultura in miniatura, e che assolve con grande praticità una duplice funzione. La clip Infinite è disegnata da Ron Arad, ingegnerizzata e prodotta da Fratelli Guzzini.

I disegni di Ron Arad.
Il fermaglio multiuso, selezionato nell’ADI Index 2022, è proposto in cinque colori e in due dimensioni; le due versioni sono stampate a iniezione sullo stesso stampo.

QUELL’AMICIZIA TRA FORMA E FUNZIONE
Infinite prende il nome dal simbolo matematico a cui somiglia: è un fermaglio multiuso per tenere chiuse le confezioni di alimentari e ogni sorta di pacchetto, o per appendere biancheria da casa, capi d’abbigliamento ecc. pinzandoli con l’estremità inferiore e agganciandoli a un piolo o altra sporgenza usando l’anello superiore, più grande.
Domenico Guzzini mi ha telefonato proponendomi di disegnare una molletta che sarebbe stata realizzata con un materiale ecologico, un polimero riciclato, e l’idea mi ha entusiasmato subito – spiega Ron Arad -. A fine chiacchierata sono uscito a fare una passeggiata e mi sono imbattuto in un elastico che è diventato la mia clip: monomateriale, priva di molle o altri elementi metallici, stampata a iniezione in polipropilene riciclato post consumo in posizione aperta, come una ‘U’. Richiama il simbolo dell’infinito e anche il logo dei Mondiali di calcio 2022; in più, la parte inferiore, dedicata alla presa, disegna un anello più piccolo, che non è esattamente tale, ma che si ripiega al centro creando un cuore. Forma e funzione sono ‘amiche’ e lavorano sempre insieme, in sinergia. Alcuni progetti nascono fortunati e Infinite è uno di loro, perché imperniato su un’idea semplice, un disegno iconico e molto agevole da stampare”.

Ispirata dal ritrovamento di un elastico, Infinite è funzionale e iconica: la forma si richiama esplicitamene al simbolo matematico e al logo dei Mondiali di Calcio 2022.

∞ > U > ∞
La “semplicità” evocata da Arad non può essere confusa con “facilità”: basta un’occhiata all’oggetto per intuire la difficoltà o l’impossibilità di stampare a iniezione una forma del genere. Inoltre, nonostante la relativa elasticità del polipropilene, ottenere la tenuta della presa conservando la flessibilità della molla in un pezzo monomateriale appare una sorta di magia.
“Non appena visto il design, da ingegnere – osserva Giorgio Caporaletti il responsabile tecnico del progetto presso Fratelli Guzzini – mi sono chiesto come fosse possibile stamparlo. Pensando un po’ fuori dagli schemi, mi sono detto: vediamo cosa succede a stamparlo aperto, e questa soluzione ha permesso di chiudere il cerchio dell’ingegnerizzazione garantendo la fattibilità. Sfruttiamo l’elasticità in- trinseca del materiale stampando il pezzo aperto, anche per evitare problemi di sottosquadro: una volta incrociati i lati lunghi, come nel disegno di Ron Arad, il polimero tende a riacquistare la posizione originaria e questa tensione crea la forza di serraggio. La calibrazione di tale forza ha richiesto un processo complesso: dovevamo pre-caricarla a sufficienza per svolgere adeguatamente la sua funzione, evitando però di portare al massimo il carico di snervamento, una deformazione plastica che avrebbe comportato un malfunzionamento. Per proteggere l’unicità del progetto, che permette di utilizzare un’unica forma in grado di assolvere sia la funzione della molla sia quella della presa, abbiamo inoltrato domanda di brevetto, attualmente in corso di valutazione: verte sullo studio del materiale e sui rapporti dimensionali e le caratteristiche geometriche che abilitano la funzionalità del pezzo. Con una presa più importante l’apertura non sarebbe stata agevole, perciò gli spessori sono fondamentali: per definirli è stato determinante l’apporto della prototipazione rapida e della simulazione a elementi finiti, che ha permesso di valutare le eventuali deformazioni relative al processo di stampaggio”.

Ultralight (pesa 14 grammi nella versione grande e 4 nella piccola), riciclata e riciclabile, Infinite è pinza e molla in un unico oggetto.
Richiude i sacchetti di pasta, pane, biscotti, cereali e permette di appendere strofinacci, presine, capi d’abbigliamento ecc. grazie all’asola superiore.

IL PRIMATO DELLA MATERIA
“Tutti i prodotti della collezione Eco-Kitchen impiegano materiali plastici riciclati post consumo provenienti dalla raccolta differenziata domestica, conferiti dalle municipalità a Corepla (il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Recupero e il Riciclo delle Plastiche da imballaggio), acquistato dai riciclatori e rivenduto a noi e alle aziende come la nostra, in forma di granulo. – prosegue Maurizio Mezzelani, responsabile R&D presso Fratelli Guzzini – I materiali plastici riciclati richiedono attenzioni particolari, incominciando dal colore neutro di partenza, piuttosto scuro; nello sviluppo della collezione Eco-Kitchen abbiamo messo a punto un colorante custom che ci permette di ottenere diverse cromie. Più in generale, lavorando con polimeri rigenerati, il ruolo del designer non consiste nella scelta a priori del materiale, ma nell’assecondare le caratteristiche della proposta più idonea, raggiungendo un buon compromesso attraverso la progettazione. La fase più interessante dello sviluppo della clip Infinite è stata la sperimentazione con vari materiali, relativamente ristretti nel numero: per esempio, il PET che avevamo individuato diventava fragile dopo qualche uso e la cristallizzazione portava alla rottura. A valle di questo processo di scrematura delle diverse soluzioni era necessario provare il prodotto con il materiale definitivo. Abbiamo pertanto realizzato uno stampo pilota a impronta singola, che stampa contemporaneamente le due versioni della clip, la grande e la piccola. Ma con l’incremento della domanda adotteremo uno stampo multimpronta”.
A.F.