L’ALGORITMO “!?!”

L’ALGORITMO “!?!”

Gennaio 18, 2023 0 Di Redazione PD

Stare seduti come andando in bicicletta.

Estetica insolita, funzionalità dinamica ed ergonomia personalizzata: nell’osservare Biker Chair, concept di seduta disegnata da Giorgio Gurioli, le reazioni del potenziale utilizzatore potrebbero essere descritte da un algoritmo che usa i segni d’interpunzione !?! (“Bello! Che cos’è? Mi piace!”).

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A stare seduti senza irrigidire la colonna vertebrale si impara da bambini, cavalcando una bicicletta senza pedali.

La forma che suscita curiosità è dettata dall’esigenza di favorire una postura attiva, che evita infiammazioni alla colonna vertebrale, è modellata ad personam come una calzatura su misura e tradotta in un oggetto tridimensionale tramite la #stampa3D.

BREVE STORIA DELLE FORME

L’algoritmo composto da punti esclamativi e interrogativi è una specie di formula magica, che sintetizza la relazione di empatia che un oggetto sa innescare con chi lo guarda e che forse lo userà.

Questa punteggiatura è il linguaggio del design, opera d’ingegno ma profondamente influenzato dagli strumenti tecnologici a disposizione del progettista. “Il disegno su tecnigrafo con riga, squadra e compasso permette di lavorare con geometrie pure, squadrate, razionaliste; con i primi programmi CAD, apparsi negli anni Settanta e Ottanta, si tracciano con agio figure ellittiche, relativamente difficili da disegnare a mano. – spiega il designer Giorgio Gurioli, in occasione del suo intervento al convegno Smart Plastics (15-16 settembre 2022, Museo Alfa Romeo di Arese) – Una nuova fase coincide con l’introduzione dei software di modellazione tridimensionale: hanno favorito la diffusione di uno stile fatto di linee morbide, ‘organiche’, tipiche del car design, che fino ad allora solo pochi guru del design e abili modellisti sapevano padroneggiare.

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La stampa 3D ha ulteriormente liberato le forme rendendo possibile la creazione di oggetti con geometrie molto complesse e con i nuovi software generativi questa complessità è diventata replicabile e, soprattutto, customizzabile. Ed è in arrivo un’altra rivoluzione, secondo me ancora più potente delle precedenti: l’intelligenza artificiale, capace di interagire con le nostre reti neurali interpretando il linguaggio naturale.

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Biker Chair utilizza il senso dell’equilibrio che abbiamo introiettato da bambini: associa a un ‘sellino’ una ruota e un anello che funge da supporto per la zona lombare.

Per il momento è ben lontana dal riuscire a tradurre davvero l’intento del designer, ma sono convinto che raggiungerà un livello di raffinatezza tale che tutto quello che conosciamo sulla progettazione ci sembrerà vecchio”.

LA MANTA

La natura ha affinato quelle che chiamiamo forme ‘organiche’ per assecondare le funzioni fondamentali degli esseri viventi in modo armonioso, economizzando movimenti, energia, ‘materia prima’.

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Stampata in 3D da Wasp con ABS in granuli di Eni-Versalis, la seduta è personalizzabile in altezza, larghezza e punto d’appoggio tramite il plug-in Grasshopper di Rhinoceros

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Biker Chair assomiglia a una creatura acquatica, forse a una manta, spiega Gurioli; un animale di cui ammiriamo le mosse fluide e la straordinaria flessibilità vertebrale, soprattutto quando pensiamo alle molte ore che trascorriamo seduti in posture malsane. “Si tratta di un progetto dimostrativo che mi è stato commissionato da Eni-Versalis per presentare a una fiera di settore un proprio materiale ABS in granuli, dedicato alla stampa tridimensionale di grandi dimensioni. Come partner tecnologico ho scelto WASP, che sta puntando proprio su macchine di ampio formato”.

L’EQUILIBRIO DELLA RUOTA

“Per disegnare una seduta che aiutasse a tenere il corpo in movimento evitando una postura statica sono partito dall’analisi delle proposte in commercio: per esempio la celebre seduta Stokke, una proposta di Ikea, e la palla di Tecnogym. Questi oggetti sono pensati per mantenere una postura eretta esercitandosi in una sorta di ginnastica passiva. Io sono partito da un presupposto diverso, da come abbiamo imparato a mantenerci in equilibrio usando una bicicletta per bambini senza pedali. – prosegue Gurioli – Di qui il nome del progetto: Biker. Quel tipo di movimento è in qualche modo ‘incorporato’ in ciascuno di noi, non è associato a uno sforzo muscolare. Inoltre, in nessuno dei tre prodotti in commercio è presente un supporto lombare. Nella mia seduta il movimento non è orientato a 360° ma nella direzione della ruota e, grazie all’anello che sostiene la parte inferiore della colonna vertebrale, posto in contrapposizione alla ruota, la persona seduta sperimenta una maggiore stabilità e un’unica direzione.

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Un tavolino ‘portabiciclette’ accoglie più sedute per lavorare in gruppo.

Insieme alle seduta-monociclo ho disegnato un tavolino ‘portabiciclette’ in cui inserire più sedie per lavorare in gruppo. L’oggetto è personalizzabile, perché ciascuno di noi è unico per altezza e percentili: con un semplice algoritmo, in questo caso Grasshopper (plug-in del software 3D Rhinoceros), è possibile impostare variazioni dimensionali senza dover digitare stringhe di codice, facilitando il compito del designer che normalmente non ha competenze di programmazione. Tramite un cursore grafico si fissano le quote relative all’altezza, alla larghezza e al punto di appoggio, modellando la seduta come un abito su misura. La scelta di realizzare un oggetto così “strano” è giustificata dalle opportunità che regala la stampa 3D: sviluppare un’idea e verificarla in modo semplice e rapido, eliminando i problemi tecnici e i costi di stampaggio.

Quando non si usa, la sedia resta appoggiata a terra come una scultura, la forma insolita gioca anche sulla gradevolezza estetica e sulla difficoltà di identificarlo. Chi lo guarda potrebbe pensare: “Bello! Che cos’è? Mi piace!”. Inoltre, il design è efficace anche sul versante del supporto lombare: la seduta è stata studiata da un fisioterapista che ha stilato un elenco di vantaggi e svantaggi, e i primi hanno superato i secondi”.

A.F.

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